Un abete dall’attitudine contemporanea quello di cui ci narra Christian Andersen. La sua semplice storia trasmette ai bambini la dolcezza della parola narrata e al contempo il valore del rispetto per gli esseri viventi; agli adulti la struggente consapevolezza di quella sensazione senza luogo e epoca del sentirsi legati al passato e proiettati verso il futuro, incatenati dall’incapacità di vivere il presente. L’abete è un giovane albero, frondoso e profumato, vive la sua fanciullezza nella speranza di divenire imponente come gli alberi adulti, vive nella insoddisfazione di sé anche quando è all’apice della sua bellezza e della sua esistenza, troneggiante al centro di un salone addobbato a festa, rimpiange il passato quando non può più goderne e anela a ciò che non conosce, sfuggendo il contingente.
Dal 1844 centinaia di piccoli lettori si raccolgono sotto le ampie fronde dell’abete per ascoltarne la storia, ed essa è una tra le più commoventi di Andersen. La consiglio a tutti coloro che vogliano riscoprire l’intensità delle fiabe classiche.
Questa edizione a cura di Interlinea è illustrata a colori da Antonio Ferrara, illustrazioni che si susseguono (forse proprio pensando allo scorrere del tempo) come si distribuirebbero delle carte da gioco e che delle carte da gioco ricordano l’aspetto. I semi, però, qui sono acquerelli e china dal tratto deciso e dai colori caldi e profondi.
Titolo: L’abete
Autore: H. Christian Andersen
Editore: Interlinea
Dati: 2001, 31 pp., 5,00 €
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