Filastrocche e lettere dell’alfabeto tornano a danzare assieme di un ballo futurista e dissonante nel coloratissimo albo di Sonia Delaunay edito da Babalibri.

L’orfismo dell’artista ucraina si esplicita in una scelta orientata verso la pittura di puro colore. Queste lettere dell’alfabeto sono rosse, gialle, verdi, azzurre e nere. L’effetto che la composizione di questi colori conferisce all’illustrazione è luminoso e dinamico.

A volte le lettere s’appoggiano lievemente su piani sghembi di colore o su alternanze calibrate, come nel caso della A in rosso adagiata su una scacchiera azzurra, verde e nera, altre sembra che la lettera (la T in questo caso) altro non sia che lo schizzo di luce prodotto dalla caduta di gocce di colore su di una trottola in movimento, altre ancora, in cui il colore riempie anche i vuoti, si fa vuoto prospettico esso stesso, come nel caso della S.

A ogni dipinto orfico s’accosta qualcosa che non ci si aspetterebbe o, perlomeno, che opera un netto contrasto con le immagini: filastrocche popolari della tradizione italiana. Ciascuna di esse comincia con la lettera cui s’affianca e il risultato è divertente e bislacco.
Titolo: Alfabeto. Con una raccolta di filastrocche popolari
Autore: Sonia Delaunay
Editore: Babalibri
Dati: 2010, 56 pp., 22,50 €
riguardo Sonia: suo marito Robert era – e forse è ancora- un pittore più famoso di lei. In realtà l’artista della famiglia era lei, e Robert seguiva a ruota le innovazioni e le ricerche di Sonia. Per ovvii motivi. Persino le avanguardie avevano i loro maschilismi.
😦
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