Quello che più mi accoglie de La volpe e il Tomte (di Astrid Lindgren, illustrato da Eva Eriksson – 1965) è il mescolìo dei toni e delle voci. La voce narrante che si fa pensiero della voce della volpe, che passo dopo passo, felpato nella neve, diventa anche la voce di chi legge in un dialogo a tre che prosegue senza pause, proprio come fanno certi pensieri nelle notti fredde dell’inverno.
La Volpe e il Tomte, di Astrid Lindgren, Eva Erisson -2018 Il gioco di leggere
Fino a quando non ne interviene una quarta, quella dei topi, che ben consci di non essere appetitosi stuzzicano la volpe, uscita dal bosco e giunta nel cortile della fattoria degli uomini, dei topi, delle mucche, delle galline; e poi una quinta, quella del Tomte, che di tutti si occupa, su tutti vigila, anche sulla volpe. Varcata la soglia della fattoria la essa ne farà parte per sua fortuna o suo malgrado.
Il Tomte cerca di conciliare la necessità di salvare le galline con quella di salvare la stessa volpe, affamata. E così la zuppa d’avena che ogni sera gli lasciano i bambini si dimostra un’ottima soluzione per riempire la pancia alla rossa predatrice, dal nome tutto suo, ed evitare starnazzanti spargimenti di piume.
La Volpe e il Tomte, di Astrid Lindgren, Eva Erisson -2018 Il gioco di leggere
Questo racconto di pazienza e accoglienza è ricamato su un’imbastitura natalizia. L’ho trovato molto piacevole, naturale corollario dell’altrettanto bello Mentre tutti dormono.
Titolo: La volpe e il Tomte
Autore: Astrid Lindgren, Eva Eriksson
Traduttore: R. Colonna Dahlman
Editore: Il Gioco di Leggere
Dati: 2018, 29 pp., 16,00 €
Trovate questi libri tra gli scaffali del Giardino Incartato, libreria per ragazzi in via del Pigneto 303/c, Roma. Oppure, se non siete a Roma potete trovarci su Bookdealer o chiederci di spedire a casa vostra, lo faremo con molto piacere ricorrendo a Libri da asporto.
Nella sua fattoria ormai non vive più nessuno da cinquant’anni, ma Borbotto (il cui nome non tradisce nulla più di quanto significhi) il Tomte continua a prendersene cura ogni giorno, ripetendo i gesti tipici degli gnomi guardiani. Come prima cosa schiaccia un pisolino di prova nel letto, per verificare la morbidezza del materasso, fa un giro sul cavallo a dondolo e controlla la carica dell’orologio a pendolo.
Natale nel Grande Bosco, di Ulf Stark ed Eva Ericksson – 2018, Il gioco di Leggere
Che il tempo continui a scorrere senza intoppi è importante. E questo nuovo tempo del Tomte Borbotto inizia qui, nell’oggi che è il primo dicembre, nel momento in cui dà la carica all’orologio, come ogni giorno della sua esistenza. Perché, mentre è in piedi sulla scala, percepisce un ronzio, che è un grido d’aiuto. Ora, sebbene anche le richieste d’aiuto siano secondarie a certi impegni improrogabili, Borbotto accorre e brontolando libera un bombo dalla ragnatela in cui era finito imprigionato.
– E così dovrò occuparmi pure di te, non posso mica lasciarti qui a morire di freddo a Natale – brontola Borbotto. Poi dà un’occhiata all’orologio.
– E come se non bastasse mi fai pure arrivare in ritardo!
– In ritardo per cosa?
– Per accendere la candela, no?
La prima candela dell’avvento si accende sempre il primo giorno di dicembre, qualsiasi giorno della settimana sia e anche se un bombo entusiasta e allegro si intromette nelle faccende quotidiane di un Tomte abitudinario.
Natale nel Grande Bosco, di Ulf Stark ed Eva Ericksson – 2018, Il gioco di Leggere
Un incontro inatteso è il primo passo verso un Natale diverso dal solito. Il secondo è un colpo di vento. Un colpo di vento che si porta via nel bosco il cappello rosso e i guanti che Borbotto aveva steso ad asciugare. Volano via e si adagiano tra le foglie, ai piedi degli alberi, giusto nei pressi della tana dei conigli, nel tronco cavo della quercia. Conni e Nillo, due vispi coniglietti, stanno giocando da quelle parti e li ritrovano. Assieme all’insegna che un tempo recitava: Fattoria con Tomte -In affitto per il periodo natalizio. L’insegna era sbiadita e rosicchiata e ora si leggeva soltanto: Tomte in A per il periodo natalizio. Un vero rebus per i conigli.
Questi tre oggetti sono il punto di contatto tra due storie parallele, quella del Tomte e quella della famiglia dei conigli. Due storie parallele che si svolgono a pochi metri di distanza l’una dall’altra ma in contesti del tutto differenti. Mai il Tomte potrebbe tollerare gli schiamazzi e le frivolezze dei conigli! E che noia sarebbe la calma silenziosa delle stanze del Tomte.
Natale nel Grande Bosco, di Ulf Stark ed Eva Ericksson – 2018, Il gioco di Leggere
Sebbene ci sia dell’altro che accomuna queste due semplici storie quotidiane: l’atmosfera calda e morbida che nonostante il freddo si respira tra le pagine e l’attesa. Calma e rituale per il Tomte e il bombo, briosa e saltellante per la famiglia di conigli. Un’attesa dolce, un mistero, quello della scritta sul cartello, da risolvere, un testo che è una danza profumata di cannella, semplice e diretto.
Il testo di Ulf Stark (1944-2017), uno dei più importanti scrittori svedesi per l’infanzia, è molto corposo, si presta a letture lente. Le illustrazioni di Eva Eriksson, di matite e acquerelli, calde e confortanti si prendono cura delle parole con leggerezza e allegria.
Composto da 25 quadri narrativi è la lettura perfetta per aspettare il Natale.
Titolo: Natale nel Grande Bosco
Autori: Ulf Stark ed Eva Eriksson
Traduttore: Camilla Storskog
Editore: Il Gioco di Leggere
Dati: 2018, 100 pp., 19,90
Un libro al giorno, ventiquattro libri da leggere e rileggere in attesa del Natale. Ho selezionato albi illustrati, narrativa, visioni laiche che prendono le mosse dal momento più atteso per chi invece crede. Ho scelto libri che invitassero alla lettura partecipata, così come altri da gustare da soli, avvolti in una coperta morbida, nel caldo molle e profumato delle festività natalizie. Vi invito a metterne qualcuno sotto l’albero o nella calza della Befana. Quali tra i tanti? Beh… questo decidetelo voi, io da parte mia ne considererò uno al giorno, quindi l’appuntamento è su questa pagina dal primo al 24 dicembre.
Più dei bambini forse solo gli gnomi amano il Natale, e tra tutti gli gnomi più di tutti Lillo. Lillo è un piccolo gnomo e adora soprattutto preparare i regali di Natale. A dodici giorni dal Natale Lillo è colto da una fantastica idea per ricoprire di regali chi di solito li elargisce: 12 regali per Babbo Natale, uno al giorno per renderli tutti speciali.
Peccato che a una entusiasta volontà non corrisponda la maestria della realizzazione o l’organizzazione. Lillo combina diversi guai e crea regali esilaranti, comunque tutti molto apprezzati da Babbo Natale, soprattutto l’ultimo
“Stringere tra le mie braccia un piccolo gnomo stanco è il più bel regalo di Natale che io possa avere”
Le illustrazioni di Mauri Kunnas sono ricche di dettagli e conducono con allegria nelle atmosfere nordiche e nei caldi ambienti casalinghi nutrendosi di un tocco e un carattere che è loro proprio. Tra gli gnomi e i pacchetti regalo ci si può divertire anche a scovare il batuffolo di polvere (un po’ ragnetto un po’ nerino del buio) che si nasconde nei posti più impensati: chi riuscirà a individuarlo in ogni illustrazione?
Titolo: Dodici doni per Babbo Natale
Autore: Mauri Kunnas (trad. Storog)
Editore: Il gioco di leggere
Dati: 2007, 44 pp., 14,50 €
Quando lo vedo, lì dritto, impettito, stagliarsi nell’aurora, o nel tramonto, lo immagino pronto a mirabolanti avventure. E non mi sbaglio: parte a grandi balzi. Non conosce mezze misure. Sembra felice, ma non pare Pinocchio, non vedo il naso lungo che, così di profilo, certamente salterebbe agli occhi. D’altra parte, da come capitombola e si diverte, sembra proprio lui. Non so… io continuo a seguirlo, e con una certa trepidazione, perché il ragazzino di legno si sta fidando ciecamente di un gatto e di una volpe, silhouette nere nella neve bianca, e s’avvia a passo sicuro verso una folla di altri legnosi, verso un bosco, che dal tanto danzare s’infiammano. […]
C’era una volta una bambina, Giovanna Zoboli, Joanna Concejo – 2015, Topipittori
Una parola dietro l’altra, le stesse parole una dietro l’altra, si inseguono per non perdersi, per non smarrirsi, per ribadire. Mentre scorre la storia universale, quella della bambina col vestito rosso, si inciampa in mise en abyme che si lasciano incorniciare senza diventare a sé stanti. Cui prestare attenzione o da cui prendere le distanze.
Si può leggere per figure: una dopo l’altra si può narrare, partendo dal risguardo, seguendo le tracce rosse che su tutto stanno in evidenza: nette, brillanti, dense. […]
Mentre tutti dormono, Astrid Lindgren, Kitty Crowther – 2015, Il Gioco di leggere
Dicono che nella lingua Inuit ci siano numerosi modi per definire la neve. Astrid Lindgren, nella sua di lingua così diretta e semplice, ne ha trovati non altrettanti ma almeno una decina, per descriverne aspetto e consistenza durante il lungo inverno deltomte in una fattoria in mezzo al bosco. “Il tomte”, che è un altro modo, in un’altra lingua, per dire “ lo gnomo”, trascorre la stagione bianca a prendersi cura di tutti gli esseri della fattoria in cui abita, sussurrando loro nel sonno parole col suono dell’estate e, mentre lo gnomo nella sua lingua musicale e gentile sussurra, la neve scompare dalla pagina e lascia il campo al tepore della paglia, alla morbidezza delle coperte. […]
Le case degli altri bambini di Luca Tortolini , Claudia Palmarucci – 2015 Orecchio Acerbo
A bussare a una porta si fa presto. Basta chiudere la mano a pugno e con le nocche picchiettare sul legno. Poi si attende. Oppure con un indice ben fermo si può premere sul campanello. Poi si attende. O ancora, in certe case d’altri tempi, si trova il batacchio, e quello, sì, è bello da usare, la consistenza è dura e fresca, il suono corposo, sempre diverso. Poi si attende.
Si attende che ci aprano, perché a bussare a una porta si fa presto. Lo si fa per necessità, per avere una risposta, per incontrare una persona, per salutarne un’altra. A volte al nostro richiamo tocchettante o squillante qualcuno risponde, ma a farci davvero entrare in casa propria sono i bambini. […]
Caterina e l’orso a spasso per il mondo, Christiane Pieper – Kalandraka
Caterina, gonnellina blu, maglietta a righe, se ne sta in strada, forse sovrappensiero, quando le passa davanti un orso impettito, naso all’insù a seguire l’odore della strada, perché è chiaramente, e Caterina lo capisce al volo, un orso viaggiatore, che ha tutta l’intenzione di andaresene a zonzo per il mondo. Caterina ci guarda dritti negli occhi e con un sorriso sembra dirci: Mica scema a perdermi quest’occasione!
Quindi l’orso va a zonzo per il mondo, e Caterina dietro. […]
Dicono che nella lingua Inuit ci siano numerosi modi per definire la neve. Astrid Lindgren, nella sua di lingua così diretta e semplice, ne ha trovati non altrettanti ma almeno una decina, per descriverne aspetto e consistenza durante il lungo inverno del tomte in una fattoria in mezzo al bosco. “Il tomte”, che è un altro modo, in un’altra lingua, per dire “ lo gnomo”, trascorre la stagione bianca a prendersi cura di tutti gli esseri della fattoria in cui abita, sussurrando loro nel sonno parole col suono dell’estate e, mentre lo gnomo nella sua lingua musicale e gentile sussurra, la neve scompare dalla pagina e lascia il campo al tepore della paglia, alla morbidezza delle coperte.
Mentre tutti dormono, Astrid Lindgren, Kitty Crowther – 2015, Il Gioco di leggere
Le illustrazioni di Kitty Crowther ben rispettano questa alternanza tra realtà e sogno. Quando gli animali sognano, mentre il tomte sussurra, c’è sempre una soffusa luce gialla o aranciata a farsi spazio tra gli scuri della notte. Nella stalla delle pecore, non so se fa parte del sogno o se sia realtà, ci sono addirittura delle foglie fresche e verdi di pioppo da brucare, che il tomte annusa, vagheggiando l’estate.
Mentre tutti dormono, Astrid Lindgren, Kitty Crowther – 2015, Il Gioco di leggere
La lingua del tomte, così come accade talvolta coi sogni, non è comprensibile a tutti. Ne colgono tutto il senso gli animali e i bambini, ma sfugge agli adulti. Di certo c’è che
l’inverno arriva e l’estate se ne va, gli anni passano, ma, fino a quando ci sarà qualcuno ad abitare la vecchia fattoria nel bosco, ci sarà sempre un piccolo gnomo guardiano che se ne andrà in giro ogni notte a visitare la fattoria, camminando a piccoli passi silenziosi.
Titolo: Mentre tutti dormono
Autore: Astrid Lindgren, Kitty Crowther
Editore: Il gioco di leggere
Traduttore: Roberta Colonna Dahlman
Dati: 2015, 32 pp., 15,00 €
Trovate questi libri tra gli scaffali del Giardino Incartato, libreria per ragazzi in via del Pigneto 303/c, Roma. Oppure, se non siete a Roma potete trovarci su Bookdealer o chiederci di spedire a casa vostra, lo faremo con molto piacere ricorrendo a Libri da asporto.
Un libro al giorno, ventiquattro libri da leggere e rileggere in attesa del Natale. Ho selezionato albi illustrati, narrativa, visioni laiche che prendono le mosse dal momento più atteso per chi invece crede. Ho scelto libri che invitassero alla lettura partecipata, così come altri da gustare da soli, avvolti in una coperta morbida, nel caldo molle e profumato delle festività natalizie. Vi invito a metterne qualcuno sotto l’albero o nella calza della Befana. Quali tra i tanti? Beh… questo decidetelo voi, io da parte mia ne considererò uno al giorno, quindi l’appuntamento è su questa pagina dal primo al 24 dicembre.
Da bambina ero un’appassionata rilettrice. Leggevo e rileggevo le storie e a ogni rilettura diventavo sempre più in confidenza con i protagonisti. Forse è per questo che oggi non appena mi imbatto in un gioco (o pupazzo) che ritragga qualcuno di quei protagonisti non resisto e li regalo alla mia bambina (!). Alcuni sono ospiti di casa mia, altri sono andati a esplorare altri lidi. Ho pensato di dedicar loro un po’ di notorietà e per questa ragione li fotograferò.
Con hashtag #giochidalibri mi piacerebbe soprattutto scoprire i vostri. Io comincio con un classico: Cappuccetto Rosso. Il pupazzo, che ha la mia stessa età e che ha giocato con me tante, tante volte, interpretava tre ruoli: Cappuccetto Rosso, la nonna e il lupo. Ne ho viste diverse imitazioni ma la mia bambolina resta insuperata!
Eccoci qui con le foto di #giochidalibri. Votate il gioco più bello!
Cappuccetto Rosso
Boscodirovo e la Signora Dal Pruno
Paddington
Mr. Tickle
Spotty
Flopsy, Beatrix Potter
Un porcellino dei tre
Elmer di David McKee
Lucignolo e Pinocchio
Il topolino del Gruffalò
La talpa con odoroso cappello
Bland, Beatrix Potter
Big Nutbrown Hare e Little Nutbrown Hare da Guess how much i love you
Manca poco, ormai manca pochissimo. E mentre il Natale si avvicina e per i bambini e qualche adulto sognatore, me compresa, anche l’aria comincia ad averne il sapore, dai miei scaffali alcuni libri mi fanno cenni disperati. Come ignorarli? Considerato, poi, che l’anno scorso e quello ancora passato avevo parlato di libri a mio parere imperdibili, vi suggerisco di fare una capatina in queste pagine, poi il Natale sarà completo.
Felice Natale a Baulandia, Mauri Kunnas – Il gioco di Leggere
Nella Baulandia di Mauri Kunnas mancano pochi giorni a Natale e tutti sono in fibrillazione, specie chi deve completare la ricerca del regalo giusto per parenti o amici. A tutti farà piacere ricevere un bel regalo, a tutti tranne uno: si chiama Felice è un bimbo che ha centinaia e centinaia di cose e non appena ne nomina una ottiene anche quella. In barba al suo nome, effettivamente felice però non lo è mai stato, anzi nessuno, ma proprio nessuno, ricorda di averlo mai visto sorridere. Ma a Natale anche le più ardue imprese possono risolversi in rocambolesche e liete svolte. Questa volta sarà merito del sonnambulo Carletto Capretto se su tutti i volti degli abitanti di Baulandia, Felice incluso, la mattina di Natale sarà stampato un bellissimo sorriso.
Felice Natale a Baulandia, Mauri Kunnas – Il gioco di Leggere 2009
A una prima lettura, per le illustrazioni e per la struttura, i personaggi di Mauri Kunnas ricordano moltissimo quelli della Busytown di Richard Scarry, ma in realtà essi si nutrono di un tocco e un carattere che è loro proprio. D’altra parte, anche se così non fosse, che male ci sarebbe? Il risultato è ugualmente divertente e colorato. Tra i tanti protagonisti animali ci si può divertire anche a scovare il batuffolo di polvere (un po’ ragnetto un po’ nerino del buio) che si nasconde nei posti più impensati: chi riuscirà a individuarlo in ogni illustrazione? E chi, con la coda dell’occhio, riuscirà a scorgere Carletto Capretto nel suo girovagare sonnambulo?
Titolo: Felice Natale a Baulandia
Autore: Mauri Kunnas
Editore: Il Gioco di Leggere
Dati: 2009, 30 pp. a colori, 14,50 €