
Tutti gli otto racconti raccolti in questo volume (Le quattro stagioni di Boscodirovo e altri racconti) sono popolati di topolini che, attraverso le loro piccole avventure, ci parlano di valori, sentimenti ed emozioni universali. Sono favole fantastiche in cui è facile scorgere l’amore, l’amicizia, la curiosità e lo spirito d’avventura e scoperta come motori delle azioni dei personaggi. E in cui è altrettanto semplice ritrovare sé stessi o qualcuno dei desideri o dei piaceri tanto umani quali il dolce profumo di una marmellata appena preparata o il brivido della scoperta di un luogo antico e segreto.
Spesso accade, nella storia della letteratura, che siano gli animali ad essere protagonisti e eroi delle storie: i protagonisti di storie avvincenti e avventurose o anche semplicemente gli eroi di piccoli accidenti quotidiani. I grandi autori, come Beatrix Potter, per citarne uno cui certamente Jill Barklem si è ispirata e per l’attenzione ai dettagli e ai colori e per quell’attitudine alla narrazione densa di rimandi e precisa, fedele alla natura; o Kenneth Grahame per la scelta dei colori e la trasparente, morbida, eleganza del tratto, sono capaci di raccontarci fiabe universali catturando e rielaborando, come nei sogni, frammenti di realtà.

Una realtà, quella di Boscodirovo, in cui dei topolini indossano calzoncini colorati, come noi esseri umani, mangiano in scodelle di ceramica, dialogano tra loro, ma soprattutto provano i nostri stessi sentimenti: si amano, si proteggono a vicenda, si preoccupano per il proprio futuro, commettono marachelle, si organizzano. Sono topetti spesso indaffarati ma anche capaci di divertirsi, specie in occasione di importanti ricorrenze quali la festa della primavera o il Natale.

Boscodirovo si trova sull’altra riva del ruscello, tra i campi. Se qualche bimbo munito di intraprendenza riuscisse ad arrivarci non tarderebbe a scorgere tra le radici aggrovigliate minuscoli caminetti fumanti, ripide scalette che risalgono i tronchi degli alberi, porticine di legno massiccio. Accade quindi molto di frequente che, passeggiando per questi luoghi, ci si trovi inconsapevolmente a sedersi sull’uscio di case altrui senza nemmeno averne idea. Se dopo una passeggiata sull’altra riva del ruscello, per esempio, a qualche bambino venisse voglia di leggere un po’ all’ombra di una quercia, farebbe bene a controllare che non stia schiacciando, con il suo zainetto della merenda, il carrettino con le provviste per la marmellata della signora Farinelli, o la valigia con gli attrezzi nautici di Polverino.

Ogni mora, ogni fiore è reso nel più piccolo dettaglio, ogni foglia è al suo posto nella stagione giusta, ogni passetto dei topolini commisurato alle loro zampette. Cuffiette di trine, bei giochi di legno, caminetti scoppiettanti: interni ed esterni sono resi con la stessa cura e la stessa attenzione, attenzione ai dettagli che torna anche nella narrazione. Ne consegue un testo armonioso ma di non facile lettura per i bimbi molto piccoli. L’ascolto, per loro, è la scelta ideale, perché alla voce narrante assoceranno le illustrazioni e in esse ritroveranno ogni incanto, ogni dolce cura. Ideale nel suo complesso, invece, per i bambini capaci di cimentarsi in letture non sciatte giacché essi ritroveranno nelle storie di Boscodirovo, l’autenticità della narrazione che, in linea con le opere classiche, non è fine a se stessa, non si parla addosso e non si nutre di espedienti. Una lettura allegra, coinvolgente, senza dubbio arricchente.
Titolo: Le quattro stagioni di Boscodirovo e altre storie
Autore: Jill Barklem
Editore: Edizioni EL
Dati: 2009, 248 pp., 22,50 €